Respira che ti passa


L’onda respiratoria
Il concetto di identità funzionale tra corpo e mente implica che un cambiamento della personalità sia condizionato da un cambiamento delle funzioni corporee, e cioè: una respirazione più profonda, una maggior motilità e una espressione di sè più piena e libera.
Nell’analisi bioenergetica la respirazione assume un’importanza fondamentale. Lowen afferma che la maggior parte delle persone respira in maniera superficiale e tende a trattenere il respiro ogni volta che si trova in situazioni di stress anche lieve. Questo accresce Io stato di tensione. Ma a cosa è dovuto questo disturbo? Per Lowen la sua origine è da ricercare nelle emozioni represse nell’infanzia: i bambini trattengono il fiato per bloccare il pianto, restringono la gola per non urlare e contraggono il petto per trattenere rabbia. Ognuna di queste forme di repressione porta a una riduzione del respiro.
L’individuo deve limitare la respirazione per mantenere la repressione dei sentimenti e per non provare l’ansia che vi è associata. Già Reich aveva notato la relazione tra ansia e disturbi della respirazione. La respirazione superficiale, e più in generale le difese psichiche e somatiche, hanno infatti la funzione di proteggere la persona adulta dall’ansia.
A proposito dei disturbi della respirazione, Lowen si sofferma in particolare su due di essi. Nel primo, tipico della personalità schizoide, il diaframma e il torace sono parzialmente immobilizzati e la muscolatura addominale è molto contratta. Il torace è “sgonfio”, in posizione espiratoria. C’è una difficoltà a inspirare, che è la fase attiva, aggressiva della respirazione. E l’aggressività è una caratteristica che manca al soggetto schizoide, emozionalmente staccato dal mondo.
Al contrario, negli altri caratteri nevrotici la respirazione è quasi esclusivamente diaframmatica, coinvolge cioè il diaframma e la parte superiore dell’addome. Il torace è invece praticamente immobile, in posizione espansa, e i polmoni contengono una notevole riserva d’aria. Ci? significa che per queste persone è impossibile espirare completamente, perdere il controllo. L’espirazione ? infatti la fase passiva della respirazione, ed è associata al “lasciarsi andare”, all’abbandonarsi alle sensazioni del corpo.
Lowen aggiunge comunque che la distinzione tra i due tipi di respirazione non è assoluta, così come non lo è quella tra la personalità schizoide e le altre personalità nevrotiche. In ogni caso, l’elemento comune a tutte è che i blocchi e le tensioni spezzano l’unità del corpo e non permettono che l’onda respiratoria si diffonda nella parte inferiore dell’addome e nella pelvi. La respirazione normale, sana, è infatti di tipo addominale. L’addome è coinvolto attivamente nel processo di inspirazione, favorendo l’abbassamento del diaframma. Più la respirazione è profonda, più l’onda respiratoria si estende nella zona inferiore del tronco, fino ad arrivare all’area pelvica.
Quello che Wilhelm Reich definiva riflesso dell’orgasmo è il leggero movimento spontaneo all’indietro e in avanti che si verifica nella pelvi a ogni inspirazione ed espirazione. E’ un tipo di respirazione che coinvolge il corpo in maniera davvero totale, mentre le tensioni presenti nell’organismo spezzano questo modello unitario.
Estratto di Marco Ravasini da “Il coro non mente” di L.Marchino e M.Mizrahil
RESPIRA CHE TI PASSA
GRUPPO INTENSIVO DI PRATICA BIOENERGETICA
Condotto da Marinella Boscolo e Daniele Guainazzi
“Non possiamo fermare le onde, ma possiamo imparare a cavalcarle.”
Jon Kabat-Zinn
Jon Kabat-Zinn
IL RESPIRO
“Respirare è la cosa più importante nella vita.
La forza del respiro libera e sblocca le emozioni.”
Alexander Lowen
La forza del respiro libera e sblocca le emozioni.”
Alexander Lowen
Ripristinare l’armonia dell’onda respiratoria, ?è di primaria importanza in qualunque istante della nostra vita, non soltanto secondo una visione psico corporea e Bioenergetica, ma questa rilevanza trova conferma in tutto il pensiero olistico orientale.
Abbiamo quindi deciso di proporre un lavoro specifico che ci aiuti a sbloccare quegli anelli di tensione che ci limitano una piena e naturale respirazione.
Il respiro è una porta d’entrata per ritrovare il nostro centro e sviluppare l’osservatore che è in noi che ci permette di vivere in maniera più obbiettiva ci? che accade intorno a noi.
Si utilizzerà il lavoro corporeo per sperimentare come sensazioni, emozioni e sentimenti si manifestano e parlano di noi.
Il corpo è la porta che ci consente di accedere alla parte pi? intima e profonda di noi.
Abbiamo quindi deciso di proporre un lavoro specifico che ci aiuti a sbloccare quegli anelli di tensione che ci limitano una piena e naturale respirazione.
Il respiro è una porta d’entrata per ritrovare il nostro centro e sviluppare l’osservatore che è in noi che ci permette di vivere in maniera più obbiettiva ci? che accade intorno a noi.
Si utilizzerà il lavoro corporeo per sperimentare come sensazioni, emozioni e sentimenti si manifestano e parlano di noi.
Il corpo è la porta che ci consente di accedere alla parte pi? intima e profonda di noi.
Il gruppo verrà condotto da Marinella Boscolo e Daniele Guainazzi e verrà rilasciato attestato di frequenza valido per le scuole di formazione (IPSO, SIAB e altre)
Ci ritroviamo alle 9:30 di sabato 3 marzo al centro SELF in via Casoretto 8 e contiamo di finire intorno alle 13:30.
Aperto a tutti e con prenotazione obbligatoria.
Vi consigliamo abiti comodi e nulla più.
Investimento: 35 €
Per ulteriori informazioni potete contattarci ai numeri:
338 7337286 (Daniele) e 348.8086086 (Marinella)
via email: guainazzi@gmail.com – marinella.boscolo@gmail.co